venerdì 22 maggio 2009

Conosciamo lo Storione ( da wikipedia ).


Diffusione e habitat

In Italia la specie è autoctona. È stato segnalato in tutti i mari anche se la presenza è rilevante unicamente nel mare Adriatico. Abita anche i fiumi, ed è segnalato nel Po anche se oggi a causa degli sbarramenti difficilmente riesce a risalire verso la sorgente: nel 1892 era invece localizzato perfino a Torino.
Nel corso degli anni tuttavia ne è stata segnalata la presenza in tutti i principali emissari e loro affluenti dell'Adriatico e del Tirreno. Oggi la presenza dello storione in acque interne è piuttosto scarsa, anche in luoghi un tempo ricchi di questo pesce. Fino a metà del XX secolo viveva nel Golfo di Palermo e deponeva le proprie uova lungo il corso del fiume Oreto, ma oggi del tutto estinto dall'intera regione siciliana. Negli ultimi anni del XX secolo sono state effettuate delle immissioni sperimentali con Arcipenser transmontanus nell'area del bacino del Po e nell'Adda. Gli esiti delle immissioni sono contrastanti.

Gli habitat sono diversi:

  • In mare predilige fondali sabbiosi e profondi 40-150mt.
  • In acque interne frequenta fiumi a grande portata con correnti lente e profonde, fondali melmosi, ghiaiosi o sabbiosi. Predilige le buche più profonde dei fiumi.
Descrizione
La bocca nettamente infera, protrattile e tubiforme. Ha sul davanti 4 barbigli cilindriformi che rivolti all'indietro non raggiungono il labbro superiore. Il muso è molto allungato tanto che la sua lunghezza è pari a quasi la metà del corpo. Sul corpo sono presenti 9-14 scudi dorsali, 24-36 scudi laterali e 8-14 scudi ventrali. La coda è eterocerca, con il lobo superiore molto allungato.
La pinna dorsale ha 31-43 raggi, quella anale 22-27. La pinna dorsale, la pinna anale e le pinne ventrali sono posizionate nella parte posteriore del corpo. Il primo raggio delle pinne pettorali è ossificato.
La livrea prevede dorso grigio-grigio-bruno o verdastro, più chiaro lungo i fianchi, mentre il ventre è giallo-biancastro.

Dimensione e acrescimento

In Italia gli esemplari non superano i 150 cm. Anche se, come specie, può arrivare a 100 anni di età, 500 cm di lunghezza ed un peso di 300 kg. La femmina è più grande del maschio

Età Lunghezza Peso
5 anni 70 cm 1,2 kg
20 anni 175 cm 30 kg
40 anni 255 cm 96 kg
60 anni 295 cm 165 kg
Riproduzione
Entra nei fiumi a gennaio-febbraio nonostante la fregola non ha inizio che due mesi dopo. All'alba o al tramonto lo si può osservare mentre compie dei grandi balzi fuori dall'acqua.
La risalita, che i maschi compiono prima delle femmine, si arresta a valle dei corsi d'acqua ove la temperatura non sia troppo bassa e la portata troppo scarsa e ove manchino fondali profondi e tranquilli. Le uova (in numero di 20.000 circa per Kg di peso, di colore bruno e del diametro di 3 mm circa) sono deposte in acqua corrente ad una profondità variabile tra i 2 e i 10 mt. Esse aderiscono ai ciottoli ed al substrato del fondo e dopo 3-7 giorni si schiudono. Gli avannotti sono lunghi 10 mm circa. Nel giro di 1-3 anni i giovani storioni scendono al mare, rimanendovi fino all'età riproduttiva intorno ai 7-14 anni.

Alimentazione
Crostacei, molluschi, pesci. In acque interne, pesci vivi o morti, molluschi, crostacei e vermi. Gli animali più anziani si alimentano prevalentemente di notte.

Pesca
La pesca si pratica con lenza a fondo adeguata alle dimensioni della preda. Come esche si utilizzano lombrichi a fiocco, pesci vivi o morti, pezzi di carne.

Allevamento
L'importanza economica dello storione è notevole, sia per la prelibatezza delle carni che delle uova da cui si ricava il rinomato caviale. Rientra tra le specie ittiche allevate, anche se il ciclo di produzione è piuttosto lungo, tre anni per la carne, circa dieci anni per le uova .

Stato di conservazione
Le principali minacce sono costituite dalla pesca professionale e, in misura minore, sportiva (vietate entrambe da alcuni anni), dagli sbarramenti che impediscono le migrazioni riproduttive e dall'inquinamento delle acque fluviali.

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